Onori a chi nel '43 aiutò gli ebrei a mettersi in salvo nella vicina Svizzera

Con inizio alle ore 15,30 del 21 novembre 2012, su di un lato del Monumento ai Caduti situato in Piazza Palabione di Aprica, è stata scoperta una targa in metallo in cui vi sono incisi i nomi dei Carabinieri, Finanzieri e Sacerdoti, che dopo l’8 di settembre 1943 riuscirono a mettere in salvo circa 300 ebrei confinati in paese.
Tale riconoscimento è stato messo in atto dall’Amministrazione Comunale su proposta dell’ ANC Sezione di Tirano.
Di seguito viene spiegato in breve il significato della posa della targa che è stata scoperta:
“”In Aprica, gli ebrei giunsero verso la fine del ’41 e, col passare del tempo divennero sempre più numerosi fino a raggiungere nel ’43 il numero di circa 300.
Durante la loro permanenza furono aiutati e rispettati dagli abitanti di Aprica i quali fornivano loro il necessario per vivere.
I Carabinieri della locale Stazione si adoperarono, durante l’occupazione nazi-fascista, per alleviare le sofferenze e garantire sull’incolumità degli stessi senza mai imporsi, lasciandoli vivere serenamente a fianco della comunità.
All’annuncio dell’armistizio proclamato l’8 settembre 1943, Don Giuseppe Carozzi avuto il consenso e l’appoggio del Capitano Leonardo Marinelli della G.di F. di Tirano, organizzò la fuga in Svizzera con l’aiuto e la protezione del Brigadiere dei CC Bruno Pilat (pluridecorato e Medaglia d’Argento al Merito Civile – 25-5-2011) del V.B. Massimo Apollonio e dei Carabinieri Gaston Giustetto, Angelo Balsamo e Giuseppe Pina. Riuscirono a farli espatriare quasi tutti attraverso il passo di Lughina di Villa di Tirano, accompagnati anche da alcuni finanzieri tra cui il Finanziere Claudio Sacchelli (Medaglia d’Oro al Merito Civile – 17/4/2012). Altri scesero in valle a piedi e con l’aiuto di don Cirillo Vitalini raggiunsero Bianzone e transitando dalla Bratta raggiunsero il territorio elvetico dal valico di Colle d’Anzana.
I nominati sulla targa, rischiarono la loro vita per compiere quel gesto umano, come la rischiarono gli aprichesi che con affabile altruismo accompagnarono altri al di là del confine attraversando le montagne.""

Ecco il perché la posa della targa con inciso i loro nomi, per ricordare e ringraziare chi con spirito di sacrificio mise a rischio la propria vita per salvarne altre.
Alle cerimonia è intervenuta il Sindaco di Aprica Carla Cioccarelli con un breve discorso, a seguire il Vice Prefetto di Sondrio Salvatore Angieri ed infine il Colonnello Pierluigi Gabrielli Comandante Provinciale. Hanno presenziato altre numerose autorità e i parenti delle persone citate sulla targa.
La targa, al suono del silenzio, è stata scoperta dalla figlia del Brig. Bruno Pilat e dalle figlie del V.Brig. Massimo Apollonio, nell’aria vi era molta commozione per i ricordi che sono stati risvegliati nella mente dei presenti.
Subito dopo nella sala congressi di Aprica, si dava il via alla parte della commedia riguardante la fuga degli ebrei recitata dal gruppo ‘Pueri Cantores’ di Tirano che riscuotevano un enorme successo.
Nell’occasione del 21 novembre, festa della Patrona dei Carabinieri ‘Virgo Fidelis’ alle ore 18 l'Arma in servizio e in congedo hanno seguito la Santa Messa nella Chiesa di San Pietro celebrata da Don Augusto Azzalini.


Articolo apparso su La Provincia del 22 novembre 2012
Articolo apparso su Centro Valle del 24 novembre 2012
Articolo apparso su Aprica online
Filmato apparso su Tele Boario

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