68° della Liberazione - Mortirolo

Il 1° settembre 2013, al passo del Mortirolo nel comune di Monno (BS), si è svolta”, presso la Chiesetta di San Giacomo, l’annuale cerimonia “68° della Liberazione” organizzata dall’Associazione “Fiamme Verdi, a ricordo di quei partigiani che sacrificarono la propria vita per combattere l’occupazione nazi-fascista.
Alla medesima hanno partecipato ex partigiani, familiari, simpatizzanti e nella loro uniforme associativa,le delegazioni ANC di Tirano (SO), Cedegolo (BS) e di Darfo Boario Terme(BS), mentre l’Arma in servizio era rappresentata dal Comandante della Stazione CC di Vezza d’Oglio.
La Santa messa è stata celebrata alle ore 10,00 da Mons. Tino Clementi, significativo è stato il ‘Coro Voci dalla Rocca’ diretto da Piercarlo Gatti che ha intonato alcuni brani in sottofondo al rito religioso, al termine ha dato sfogo al proprio repertorio cantando l’Inno Nazionale e altri brani patriottici che hanno commosso i presenti.
Dopo il discorso di benvenuto del Sindaco di Monno Roberto Trotti e quello di Agape Nulli Quilleri di 87 anni, presidente dell’associazione Fiamme Verdi, ha preso la parola il Dott. Federico Manzoni, il quale, nel suo intervento, ha voluto ricordare i molti sacrifici fatti dai Partigiani e da chi ha combattuto per la Liberazione della Patria.
Al termine dei vari discorsi e saluti delle autorità presenti, l'ANC di Tirano, Cedegolo e di Darfo Boario Terme, l'Arma in servizio, il Sindaco del Comune di Monno e di Edolo il Sacerdote, il Consigliere delle Fiamme Verdi per l'Alta Valle Camonica Sig. Ezio Gulberti e numerosi altri partigiani, si sono recati sopra l’albergo Alto per rendere onore al M.llo dei Carabinieri Luigi Tosetti , caduto il 19 marzo 1945, e depositare un omaggio floreale sul cippo eretto in sua memoria; all'evento, era presente il figlio Luciano.
Il M.llo Tosetti, già comandante della Stazione di Edolo, si aggregò tra le fila dei partigiani delle Fiamme Verdi nel giugno del 1944.
Data la sua esperienza militare e la sua correttezza che lo distingueva, divenne uno dei comandanti più considerati e benvoluti tra i “Ribelli”.
Si distinse in numerose azioni di guerra compiute ai danni dei Fascisti che dominavano sull'alta Valle Camonica.
Il 19 marzo del 1945, nel rientrare da una missione compiuta all’Aprica, morì a circa un chilometro dall’albergo Alto al Mortirolo.
Per tutti i suoi atti eroici compiuti gli venne conferita una medaglia d’argento al valor militare alla memoria.


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